Fred Bongusto

fred-bongusto

Alfredo Antonio Carlo Buongusto, in arte Fred Bongusto, nacque a Campobasso il 6 aprile del 1935, nel rione di Sant’Antonio. Il padre, originario di Monte di Procida, lo lasciò quando aveva appena 7 anni, morto sul fronte bellico greco, durante la Seconda guerra mondiale, mentre la madre era originaria del Veneto, dove Fred visse da bambino, accolto da una zia, la maestra Pulcini che insegnava a Cerea, in provincia di Verona. Dopo le Scuole elementari, tornò in Molise per frequentare le Medie e le Superiori; quindi, l’Università, a Padova. E’ in questo periodo che viene folgorato sulla via della musica, arte che aveva cominciato già a praticare da qualche anno e che presto si delinea come il suo percorso di vita professionale. Nella seconda metà degli Anni 50 entra nell’orchestra di Vittorio Buffoli e diventa subito protagonista anche all’estero, attraverso tournée in Grecia e Libano in particolare. Nel 1959 la svolta: la breve ma significativa esperienza con i “4 Loris”, gruppo che viene messo sotto contratto dal Giovanni Battista Ansoldi, attraverso la casa discografica “Primary”, sotto etichetta della più celebre Ri-Fi. Sarà proprio Ansoldi a cogliere le peculiarità di Fred come solista e l’esordio avviene a gennaio del 1962 con “Bella bellissima”, brano accattivante che, come in alcune circostanze singolari, in quanto a successo deve “inchinarsi” dinanzi al proprio lato B, la fortunata “Doce, doce”.

 

LEGGI TUTTO

 Le porte della notorietà si sono ormai schiuse per Bongusto, consacrato al grande pubblico con “Frida” e, ancora di più, “Amore fermati”, scelta dal celebre Gorni Kramer come sigla di “Leggerissimo”, trasmissione televisiva assai seguita. La strada verso il successo è già tracciata quando lancia “Malaga” e dà sfogo alla sua passione per Sud America, cominciando dall’Uruguay, il Paese che nel 1963 ospita la sua prima tournée all’estero da solista; poi, negli anni, sarà il Brasile a “rapirlo” definitivamente, anche se non mancherà di rivolgere un pensiero costante al Molise che gli ha dato i natali, quello di “Na chitarra accattata vennenno o pallone” nel brano intitolato proprio come la regione a lui più cara, presente anche nella struggente “Campobasso e il gabbiano”. 

Fred Bongusto diventa Fred Bongusto quando, nel 1964, a maggio, esplode grazie a “Una rotonda sul mare”, inserita anche nel film “Vaghe stelle dell’Orsa”, di Luchino Visconti. E, a proposito di cinema, almeno una trentina le colonne sonore scritte da Fred per film di successo, tra i quali “Malizia”, “Il tigre”, “Venga a prendere un caffè da noi”, “Matrimonio all’italiana” nonché un paio di Fantozzi e Fracchia. Negli Anni 60 vengono da ogni dove per assistere ai suoi concerti alla Bussola, in Versilia. E’ qui che nasce il legame sentimentale con la futura moglie Gabriella Palazzoli, già coniugata con John Barrymore Junior, che accoglie nella sua vita assieme alla piccola Blyth, poi figlia a tutti gli effetti dello stesso Fred. Produzione discografica, concerti e presenze in televisione si moltiplicano, anche a fianco di artisti di respiro internazionale. Quando il tempo glielo consente, scappa nel suo “buen retiro” di Sant’Angelo, località tra le più incantevoli di Ischia, dove ha casa. Sino ad età matura coltiva l passione per il tennis e nel 2005 viene insignito dell’onorificenza di Commendatore. A maggio del 2007 celebra al “Gilda” di Roma i suoi 50 anni di carriera, nel corso di un evento presentato da un amico di sempre, Gianni Minà. Un paio di anni più avanti comincia a rallentare la sua attività artistica, diradando le apparizioni pubbliche per morire serenamente a Roma l’8 novembre del 2019.

INDIRIZZO STATUA

Via Chiarizia (di fianco la chiesa di San Leonardo)

ORARI

Durante tutto l’anno, passeggiando lungo  via Cannavina è possibile ammirare le luminarie con i testi delle sue canzoni, omaggio dei Campobassani in ricordo di Fred Buongusto

Gallery

Video